Spoleto Hotel - Guida Turistica

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.: SPOLETO HOTEL
 Spoleto è un comune di 38.101 abitanti della provincia di Perugia. Posto sul colle S.Elia alle falde del Monteluco, presso le rive del torrente Tessino, al margine inferiore della Valle Umbra, Spoleto è un antichissimo centro abitato fin dalla preistoria. Le prime testimonianze indicano che Spoleto fu abitata almeno dal VII secolo a.C. dagli Umbri, come attestano antiche tombe risalenti all'età del ferro. Le mura poligonali del V-IV secolo a.C., dette mura ciclopiche, costituite da enormi massi di pietra calcarea in forma poligonale, dimostrano che si trattava di una città ben fortificata e munita, in posizione dominante sulla valle Umbra. Diventata colonia romana nel 241 a.C., Spoleto (Spoletium) si fece ben presto fiorente e ricca di monumenti. Spoleto si mantenne sempre fedele a Roma, specie nelle guerre puniche, non soltanto respingendo Annibale dopo la sua vittoria al Trasimeno (21 a.C.), ma soprattutto nel periodo critico successivo a quel lungo conflitto. Nel 43 a.C. vi si fermò Ottaviano, prima della battaglia di Modena, facendo un sacrificio in uno dei templi della città.
 Agli inizi del V secolo si sa che risiedeva a Spoleto il senatore romano Giulio Naucellio. Abbellita da Teodorico, che fra il 507 e il 511 pose mano al restauro della città e alla bonifica della valle in larga parte impaludata, e da Belisario (536) fu espugnata da Totila (545) e restaurata da Narsete che, dopo il 553 intraprese il ripristino delle mura. Invasa l'Italia, i Longobardi scelsero Spoleto come capitale di uno dei più grandi Ducati, proiettando l'influenza politica della città su un vasto territorio dell'Italia centro-meridionale, fino al Ducato di Benevento. Caduti i Longobardi, il Ducato passò ai Franchi. Quando l'impero carolingio fu smembrato, i duchi di Spoleto, Guido III e suo figlio Lamberto, si spinsero alla conquista della corona imperiale (889).
 Nel 1155 Spoleto, "munitissima città, difesa da cento torri" fu, secondo la tradizione, distrutta da Federico Barbarossa e se le varie dominazioni subite da un lato portarono morte e distruzione, dall'altro hanno arricchito Spoleto di monumenti insigni. Contesa poi, tra l'Impero e la Chiesa, fu a questa aggregata da Innocenzo III nel 1198 e definitivamente nel 1247. Funestata da conflitti tra Guelfi e Ghibellini, fu riappacificata dal cardinale Egidio Albornoz, (che, nel 1359, diede inizio ai lavori di costruzione della splendida Rocca come sede dei governatori della città); fu assicurata alla Chiesa e fatta centro importante dello Stato Pontificio che le mandò autorevoli governatori, tra questi anche Lucrezia Borgia (1499). Dal Rinascimento in poi Spoleto si trasformò progressivamente da centro prevalentemente strategico a centro culturale, con la fondazione dell'Accademia degli Ottusi (oggi Accademia spoletina). Seguirono periodi di splendore e di decadenza. Durante l'occupazione francese, Spoleto fu capoluogo prima del Dipartimento del Clitunno e poi di quello del Trasimeno, non tanto in omaggio al retaggio storico dell'antica Caput Umbriae quanto, più pragmaticamente, per la sua prossimità ai territori montani confinanti con il Regno di Napoli, e perciò esposti alla penetrazione del brigantaggio, che consentiva un più agevole controllo territoriale. La Restaurazione (1814) ne fece una sede di Delegazione pontificia sino a che, il 17 settembre 1860, le truppe del generale Brignone, unirono Spoleto al nuovo Stato italiano.