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Duomo di Spoleto  Il Duomo di Spoleto, il maggiore monumento cittadino eretto in forme romaniche nel XII secolo, ha subito interventi successivi con l'aggiunta di un portico di stile rinascimentale fra il 1491 e il 1504 e il rifacimento degli interni nel '600. Nell'alto della facciata a capanna, ornata di rosoni e arcate ogivali cieche, fra i simboli dei quattro evangelisti spicca il grande mosaico bizantineggiante del 1207 il quale raffigura Cristo tra la Vergine Maria e S.Giovanni. L'interno, a tre navate su pilastri, ospita fra le tante opere di grande pregio artistico, nella prima cappella di destra un affresco con Madonna e Santi del Pinturicchio, sopra il portale mediano il busto in bronzo di Urbano VIII del Bernini, e nel transetto destro la tomba del pittore Filippo Lippi. Proprio quest' ultimo aveva realizzato nel Duomo e precisamente nell' abside un importante ciclo di affreschi: Presepio, Annunciazione, Transito di Maria e Incoronazione.
Santa Maria della Manna d'Oro.
  In piazza del Duomo, accanto al Teatro Caio Melisso, è un edificio a pianta ottagonale di natura bramantesca, eretto tra il XVI e il XVII secolo e dedicato alla Vergine che protesse, pare, profittevoli scambi commerciali tra gli Spoletini e l'esercito di Carlo V dopo il sacco di Roma del 1527. L'interno conserva, al centro, il quattrocentesco fonte battesimale precedentemente collocato nella Cappella Eroli del vicino Duomo ed ospita, in occasione del Festival dei Due Mondi, importanti mostre d'arte.
Sant'Eufemia.
 La chiesa, aperta sul cortile del Vescovado in via A. Saffi e risalente alla prima metà del secolo XII, è uno degli esempi più interessanti di stile romanico spoletino con chiare influenze lombardo-venete (matroneo). La facciata, ripartita da una modanatura orizzontale si presenta a due spioventi con sopraelevatura centrale sottolineata da archetti pensili, che si ripetono su tutta la parte alta dell'edificio, alla cui base si apre una bifora; la completano due semplici monofore ed un bel portale a rincassi concentrici. L'interno, dallo spiccato verticalismo, è costituito da tre navate non ampie, con abside, divise da pilastri e colonne di spoglio ed un nartece che collega i due matronei laterali; lo adornano pregevoli opere pittoriche ed un bel paliotto in marmo del 1200, sull'altare maggiore.
Sant'Ansano.
 All'incrocio tra le vie Brignone, Arco di Druso e Monterone, è un notevole complesso architettonico costituito da edifici di epoche diverse praticamente sovrapposti. Un Tempio romano, I secolo d. C., che era formato da una cella ed un pronao, di cui restano visibili, all'esterno della chiesa, sulla via Arco di Druso, lo stilobate e la sommità di una colonna.
 La Cripta di Sant'Isacco, secoli XI-XII, che è costituita da tre piccole navate con colonne di spoglio e volta a crociera, le cui pareti, come l'abside, presentano feritoie strombate e importanti resti di affreschi duecenteschi. L'attuale chiesa, con annesso un chiostro cinquecentesco a due ordini, totalmente ricostruita alla fine del secolo XVIII, che è ad una sola navata con affreschi tra i quali, notevole, uno dello Spagna.
San Filippo Neri San Filippo Neri.
  In piazza Mentana, è una costruzione in stile barocco della metà del XVII secolo, progettata dallo Spoletino Loreto Scelli sul modello di contemporanee chiese romane. La facciata in travertino, con un bel timpano e aperture scandite da lesene, e la cupola sono imponenti; l'interno, a tre navate divise da pilastri con transetto, contiene pregevoli opere ed arredi lignei. Il vicino ex convento dei Filippini è oggi sede del Tribunale. Nell'omonima piazza, è una costruzione in pietra bianca e rosa del XIII-XIV secolo di stile gotico ad una sola navata. Incompiuta negli ornamenti della facciata, presenta nel fianco destro un bel portale con colonnine e lunetta dipinta; all'interno sono conservati importanti affreschi e dipinti: notevoli la cappella della Maddalena ed una tela settecentesca di Giovanni Lanfranco. Da una cappella interna si scende alla cripta, ex chiesa di San Pietro, costituita da uno spazio rettangolare con pareti affrescate e volte poggianti, oltre che sui muri perimetrali, su di un pilastro centrale. Al complesso dovevano essere annessi i locali delle ex carceri del Sant'Uffizio. Adibite a carcere femminile sino a non molto tempo addietro, costituiscono attualmente un interessante, particolarissimo spazio espositivo.
Ex Chiesa e Convento di San Nicolò.
  In via G. Elladio, prospicente piazza De Amicis, ed edificato nel XIV secolo dagli Agostiniani, è uno dei complessi medioevali più interessanti, e raro esempio di gotico, della città. Anticamente centro assai attivo di vita religiosa e culturale, attualmente è sede di congressi, mostre e rappresentazioni. La chiesa, con facciata a due spioventi, oggi priva del rosone, e bel portale. ad arco acuto e pilastrini sormontato da una lunetta. affrescata,
San Gregorio Maggiore.
 Sorge sul lato destro della piazza Garibaldi, uno dei principali accessi alla città, ed è una costruzione romanica della fine del secolo XI e prima metà del XII, restaurata e riportata all'aspetto originario in tempi recenti. La facciata a due spioventi, in cui spicca il massiccio campanile coevo alla chiesa solo nella parte bassa ed ultimato nel XV secolo, presenta una trifora e tre nicchie ogivali nella parte superiore ed un bel portale preceduto da un portico del XVI secolo a tre aperture, sul cui lato sinistro è la trecentesca Cappella degli Innocenti con un pregevole fonte battesimale cinquecentesco. L'interno è costituito da tre navate scandite da colonne e pilastri di spoglio che sostengono archi a tutto sesto e termina con un presbiterio triabsidato e sopraelevato,
Basilica di San Salvatore.
 Situata dallo stesso lato ed a poca distanza dal complesso di San Ponziano al termine della via del Cimitero e risalente al IV-V secolo, è tuttora, nonostante le manomissioni e modifiche subite nei secoli, una delle più importanti e rare testimonianze di architettura paleocristiana. La facciata, ora in fase di restauro, presenta tre portali, notevoli per l'eleganza e la fantasia degli elementi decorativi, al di sopra dei quali si aprono tre ampie finestre con pilastrini laterali addossati alla parete, di cui quella centrale è sormontata da un archetto a tutto sesto e le altre due da timpano. L'interno è a tre navate divise da colonne doriche di spoglio architravate, che dovevano sostenere una trabeazione, sostituita da arcate cieche forse in seguito ad un incendio nell'VIII secolo e per altro ancora ben visibile nel presbiterio ove si trovano pure alte colonne corinzie, anch'esse di spoglio, che sostengono una cupola. La navata principale, sulla quale si aprono grandi finestre, termina con un'abside circolare affiancata da due laterali quadrate.
Chiesa e Monastero di San Ponziano.
  Notevole complesso religioso, dedicato al santo patrono della città (festeggiato il 14 gennaio), che sorge al di fuori della cinta urbica, attraversata la S.S. Flaminia (vi si giunge dalla via della Ponzianina percorrendola strada del cimitero, via della Basilica di San Salvatore), cui si accede da un arco ornato di una nicchia in cui è raffigurato il santo stesso armato e a cavallo.
Chiesa di San Paolo Chiesa di San Pietro. extra moenia (fuori le mura).
 Edificio di chiara impronta romanica, per lungo tempo una delle chiese più importanti della città e luogo di sepoltura di molti vescovi, sorge oltre l'incrocio con la S.S. n. 3 Flaminia, all'inizio della strada che conduce al Monteluco, su di un poggio al quale si sale anche per un'ampia scalinata seicentesca.
Chiesa di San Paolo.
 Inter vineas (fra le vigne). Costruzione romanica ad evidente connotazione spoletina, riedificata nel X secolo su un primo nucleo di un monastero benedettino, migliorata nel XII e XIII secolo, abbandonata e riutilizzata con annesso monastero nel XV secolo, malamente rimaneggiata alla fine del XVIII secolo e restaurata di recente, sorge su una lieve altura cui si giunge percorrendo l'omonima via, prima a sinistra all'inizio di via Martiri della Resistenza, in prossimità dei Giardini di viale Matteotti (Passeggiata). L'interno, a tre navate intersecate da un ampio transetto e divise da colonne con capitelli corinzi, conserva un importante ciclo di affreschi del XIII secolo. La bella facciata, a due spioventi con sopraelevatura centrale, presenta pilastri addossatti e sormontati da capitelli corinzi, cornici sottolineate da archetti, un raffinato rosone dalle proporzioni slanciate ed un portale rincassato la cui lunetta reca tracce di un affresco quattrocentesco.